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Nascono nuove figure professionali, suggerite dai grandi!

Apple parla agli sviluppatori: «Fatevi un dipendente per rispondere alle recensioni su App Store»

 

Sviluppare solo l’app non basta! Occorre il supporto ai clienti.

cit. Walter Fantauzzi

 

Apple propone alle software house e agli sviluppatori di provvedere a collaboratori con il ruolo di Customer Support che risponda a eventuali critiche e la provvedere ad eventuali critiche nelle recensioni di app su App Store e Mac App Store.

 

Apple ha predisposto un nuovo ruolo per gli account iTunes Connect  dando una nuova figura di supporto agli sviluppatori o alle software house permettendogli di creare account che si occupino di rispondere alle recensioni su App Store. “Ora”, spiega Apple, “potete fornire agli esperti di assistenza alla clientela della vostra organizzazione, la possibilità di rispondere alle recensioni degli utenti sull’App Store, grazie al nuovo ruolo di Customer Support per iTunes Connect. Gli utenti con ruolo Admin o Customer Support possono rispondere alle recensioni”.

“Il vostro team”, spiega ancora Apple, “può scegliere di assegnare questo specifico ruolo a utenti o combinarlo con altri ruoli. Gli utenti assegnati al ruolo di Customer Support possono accedere a Risorse e Aiuto, Utenti e Ruoli, e My App in iTunes Connect. Cliccando su un’app in My App, è si arriva direttamente nella sezione “Ratings and Reviews” e rispondere alle recensioni degli utenti.

 

Migliorare la Customer Experience significa acquisire nuovi clienti e mantenere quelli fidelizzati

 

Inoltre con iOS 10.3 e macOS Sierra 10.12.4, Apple ha iniziato ad offrire la possibilità di rispondere alle recensioni delle app da parte degli utenti, una funziona da tempo richiesta dagli sviluppatori. Questa funzionalità consente di rispondere a critiche e offrire un servizio migliore per gli utenti degli App Store, ottimizzando così la Customer Experience e la User Experience degli utenti.

Questo nuovo scenario che Apple presenta, permette agli sviluppatori di avere maggior controllo dei processi H2H (human to human) atti a relazionarsi meglio con gli utilizzatori finali. Si potrà così ottimizzare il processo di Customer Relationship fidelizzando meglio gli utenti e/o utilizzatori delle vostre applicazioni mobile o web.

Se vuoi sviluppare un app, o un portale web per il tuo business valuta insieme a noi i potenziali scenari H2H da creare, contattaci con il pulsante in basso.

 

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Walter Fantauzzi

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Capire i tuoi clienti: 7 domande da porgli

Congratulazioni, dopo tanto faticare avete preso un nuovo lavoro di UX!

Ma la parte difficile, deve ancora arrivare!

Finchè sarete dei freelancer o lavorate per un’agenzia, non è detto che avrete tutte le informazioni di cui avete bisogno, sul vostro cliente e su ciò che vuole farsi realizzare. Ci sentiamo quindi un pò allo sbando e sopratutto alla cieca mentre camminiamo, su una bella autostrada!

Immagine: Capital One
Immagine: Capital One

Dovete quindi battervi, una seconda volta, per avere un primo contatto con il cliente finalizzato a reperire totalmente le informazioni necessarie per iniziare a lavorare. Dovete pretenderlo, dovete imporvi… e dimenticare il modus operandi all’Italiana che recita: “TU INTANTO FAMMI UNA PROPOSTA”! Dovete rispondere: “IO NON TI PROPONGO NIENTE, IO TI DO UNA SOLUZIONE AD UN TUO PROBLEMA”, mi raccomando ne va della Nazione stessa, ne va di tutti noi Italiani!

 

Cambiamo il modo di lavorare! Cerchiamo di essere al massimo della professionalità, perchè noi a differenza del resto del mondo… Siamo i più gandi!

 

Intervistate, programmate, definite! Con queste 7 domande.

In cosa siete diversi dai competitors?

Cosa vi distingue rispetto le migliaia di altre persone che offrono la stessa cosa?

Una domanda volta a capire la cultura aziendale, i loro servizi e prodotti, il loro spazio di lavoro e il loro approccio lavorativo.

Perché si vuole un nuovo marchio / logo  / sito web / applicazione?

Assicuratevi sempre che il vostro cliente inizia questo processo con motivate ragioni. Chiedetegli di preciso cosa vogliono migliorare o cambiare. Mettete in discussione le loro richieste di interventi rapidi e brevi per incrementare al massimo il loro Business, non esiste! Tutto va studiato e programmato.

Come pensi che migliorerà l’immagine aziendale?

Chiedete sempre cosa pensano di ricevere in cambio di un buon progetto di design. Dovete sempre tener conto come un nuovo restyling possa far vedere agli occhi dei clienti, la nuova azienda. Dovete fargli avere la visione di come risulteranno agli occhi degli altri.

Quanto pensate di investire?

Non evitate il problema più urgente: quanto c’è da spendere? Da qui capirete moltissime cose sul vostro cliente. Fate domande dirette e precise senza divagare, siate FERREI! E’ una regola speciale nel primo approccio con i clienti, prima di instaurare un rapporto di lavoro.

 

Quali sono gli obiettivi a lungo termine?

Questo legame nelle domande precedenti vi da un quadro di come saranno i tempi e i modi per sviluppare il vostro progetto di rebrending. Queste domande sono la spina dorsale di una compagnia, da qui capirete come si vedono e come si vedranno. Siate sicuri di aver chiesto tutto sul design esistente prima di iniziare. Molte aziende hanno già delle strutture grafiche esistente e spesso vi troverete a lavorare con loro.

 

Qual è la timeline per questi progetti?

Una chiara idea di timeline deve essere stabilita con tutto il team. E’ facile buttarsi a capofitto nel lavoro, essere eccitati all’idea di creare qualcosa, ma al cliente gli interessa quando lo consegnerai. Spacchetta tutti i processi e definisci una scadenza per ogni problematica da risolvere in vari step. Cerca di essere realista sui tempi, e creati un timeframe (un calendario con scadenze ben definite) e comunicalo al team e al cliente.

 

Chi sono i principali stakeholders e coloro che decidono?

Non è una domanda difficile, ma va fatta e deve essere subito definita. Ti occorro parlare con le persone giuste, senza divagare e senza cadere in situazioni che ti portino fuori pista.

 

Domande e risposte definitive devono essere alla base della vostra intervista, non date possibilità ai ma e ai se, che come dice un detto Italiano: non portano a nessuna parte. In uno scenario perfetto queste domande e risposte ti porterebbero a delle soluzioni rapide e giuste, ma purtroppo non sono mai la realtà, sopratutto nel nostro paese… dove vivono clienti indecisi e “ignoranti” in materia.

 

Educhiamoli, facciamoli sentire parte del progetto… diamogli la soluzione giusta!

 

Walter Fantauzzi

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