Tutti voi ricordate di sicuro i manuali d’uso che c’erano (e a volte ancora ci sono) nella scatola di ogni apparecchio domestico che abbiamo e/o che acquistiamo ancora. Bene, lo UX designer in teoria (e spesso in pratica) fa si che non ci sia bisogno di questo “manuale” per utilizzare un’applicazione mobile o un sito web.
Con user flow (flusso dell’utente) viene definito il percorso che l’utente deve intraprende quando usa le nostre app o siti web. Che questo viaggio sia onirico o un incubo, dipende proprio da come lo UX realizza lo user flow. Alcuni case study dimostrano che creare un buon user flow permette di avere un forte impatto sul business in termini di raggiungimento degli obiettivi. Per definire questo viaggio dobbiamo conoscere 3 aspetti molto importanti.
Conoscere i tuoi utenti
Prima ancora di progettare si dovrebbero comprendere gli utenti (personas) e le loro esigenze e quali obiettivi intendono raggiungere con il serfvizio offerto dall’app o dal sito web. Cosa li spinge ad usare il nostro prodotto? Attraverso questa “comprensione” si possono poi definire delle sequenze (o step) da percorrere fino al raggiungimento dell’obiettivo prefissato. Maggiore è la semplicità del percorso, maggiore sarà il viaggio intrapreso dall’utente…cio’ si traduce in “motivazione” a continuare, migliorando ulteriormente l’esprerienza utente (ux).
Obiettivi e business
Un giusto approccio non è domandare agli utenti di come va l’applicazione, è preferibile scaturire in lui curiosità e motivazione lungo il percorso mettendoli in condizione di “imparare navigando“. Concentrarsi solo sul raggiungimento degli obiettivi è sbagliato, chiedere ad esempio di inserire la propria mail per la newsletter prima ancora che l’utente capisca di cosa si tratti si perde di “valore”, peggio ancora pubblicità invasive che occupano rilevanti parte dell’interfaccia disturbando l’attenzione dell’utente. Il tasso medio di conversione di un banner è dello 0,1%. Pertanto non ha senso rovinare il nostro lavoro in questo modo!
Gli obiettivi
Quando un’ utente raggiunge l’obiettivo in poco tempo, grazie alla semplicità dell’interfaccia è sicuramente pronto al prossimo step. Se carichiamo troppo in richieste di informazioni, campi obbligatori con disordine si può creare nell’utente una frustrazione anche per una semplice registrazione, che potrebbe essere un deterrente nell’operazione stessa. Se per raggiungere l’obiettivo di “registrarsi” per poi completare un’acquisto in modo difficoltoso tutto il nostro lavoro di ottimizzazione in termini di conversione decade. E’ d’obbligo quindi creare una mappa degli obiettivi e dare una priorità, una gerarchia ai percorsi di logica. Pensando ad un’e-commerce si possono definire questi 3 obiettivi:
- Far registrare l’utente
- Far acquistare all’utente
- Creare loyally (fidelizzarlo)
Se abbiamo chiaro questo percorso potremmo concentrarci nella progettazione di ogni singolo obiettivo per step ed avere un flusso dell’utente ottimale.