Finalmente un Bonus Fiscale per la formazione del personale.
Come dicevo negli articoli precedenti “il capitale umano” e “100 profili per l’industria 4.0” nel piano dell’Industria 4.0 verrà introdotto un nuovo Bonus Fiscale per il credito di imposta alla formazione. Il nuovo schema di incentivi dovrebbe entrare nella sua seconda fase subito dopo l’estate ed è stato già battezzato “Lavoro 4.0”.
Il bonus fiscale dovrebbe rientrare nella digitalizzaizone dei processi produttivi, nella misura del 50% per un massimo di 20 milioni di euro. Il ministro Carlo Calenda ha lavorato su questo tema per evitare il rischio della cancellazione di posti di lavoro indotti dall’automazione digitale.
L’idea è stimolare la formazione continua anche attraverso la leva della contrattazione di secondo livello, aziendale o territoriale, oggi peraltro conveniente grazie agli sgravi ad hoc. Il vantaggio fiscale dovrebbe essere strettamente collegato alla contrattazione di prossimità, finendo per incentivare proprio gli sforzi formativi delle imprese (già ora grandi accordi nazionali, come quello, per esempio, dei metalmeccanici, hanno puntato dritto sulla formazione del capitale umano che con questa misura allo studio diventerebbe decisamente più appetibile).
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Walter Fantauzzi