Oggi prendo spunto da questo video per sensibilizzare gli UXD (da ora in poi UX Designer) alla progettazione delle Notifications nel rispetto degli users. Le best practices, in parole povere, sono “il miglior modo” per fare qualcosa.
E’ fantastico come Chirs Crutchfield abbia, in questo corto, miscelato il suono delle notifiche in un’armonia di frustrazione. Ebbene si è di frustrazione che si parla, e l’incapacità di focalizzare l’utente sulle effettive notifiche che lo interessano. Di fatti quest’ultime possono avere un effetto distruttivo sullo “user” tanto da farlo cadere in trappole a mò di loops.
ESISTONO SOLO DUE TIPI DI PERSONE IN QUESTO MONDO:
CHI LEGGE LE NOTIFICHE E CHI NO
Definito questo panorama possiamo considerare 3 Best Practices chiave per il Notification Design.
Dare allo user il controllo
La possibilità di accettare le notifiche crea una sorta di fiducia nei confronti dell’applicazione.
Approvando le notifiche, diamo allo user la possibilità di filtrare quelle che preferisce, sperando nel tempo che lo user presti attenzione a quelle da noi proposte per la nostra app. Dando quindi il controllo allo user di selezionare le notifiche più frequenti senza creargli troppa frustrazione.
Actionable notifications/Sapere quando fermarle
Una notifica di solito è qualcosa che richiama l’attenzione dell’utilizzatore (un tweet da visionare, un allarme da spegnere, domande a cui rispondere sui forum).
Queste devono essere “actionable” e “transactional” ovvero evidenziare l’importanza della notifica ed essere funzionali all’occorrenza dello user secondo tre parametri fondamentali:
- Abilitazione alla human-to-human interaction
- Migliorare le funzionalità quotidiane
- Controllare gli stati transitori del dispositivo
Un modo ottimale di rendere utilizzabili e funzionali le notification è quello di permettere delle direct action (azioni in tempo reale) alle notifiche stesse.
Nell’immagine seguente vediamo il caso di una notifica a cui è possibile rispondere direttamente dal blocco schermo, senza avviare l’applicazione nativa rendendo quindi la notifica iper-funzionale.
Un altro modo, molto intelligente, per risolvere il problema delle notifiche invasive è quello di fermare il sending di nuove notifiche in caso in cui l’utilizzatore non eseguito nessun tipo di action verso quella famiglia di notifiche ignorandole. Esse quindi restano in coda e verranno notificate solo dopo che lo user applicherà qualche sorta di action verso di loro (magari aprendo la prima notifica inviata o la più recente).
Personalizza il contenuto
La notifica è una sorta di microcopia del messaggio originale, inviato sotto forma di snippets (parte) di testo o di contenuto del messaggio originale.
Esso deve contenere le informazioni ottimali per essere considerato dallo user, in modo da dargli la possibilità di decidere al meglio cosa fare.
Netflix, in questo, è stato uno dei pochi che ha fatto un buon lavoro sulle notifiche, tenendo presente le abitudini dello user e le sue scelte cinematografiche, gli notifica i giusti contenuti in modo creativo, semplice e non invasivo.
Fermati quando voglio, o ti cancello!
Le notifiche e gli alerts sono parti fondamentali per la UX, anche se c’è da bilanciare il peso tra la soddisfazione dell’utente e l’irritazione. Con il futuro dell’innovazione dei device, come i wearables e gli smartwatches
le notifiche saranno sempre più sensitive e vicine agli users pertanto una cattiva UX potrebbe essere rischiosa, al punto che l’utente la disattivi definitivamente o addirittura far rimuovere l’applicazione sul dispositivo.
Le notifiche vanno trattate con il rispetto che meritano!